Definizione

Enciclopedia Treccani: per spopolamento si intende una forte diminuzione della quantità di popolazione di una regione. È il risultato dell'abbandono volontario o forzoso di determinate zone da parte delle popolazioni ivi insediate; può essere totale oppure interessare una sola parte della popolazione; può essere repentino oppure effetto di flussi continui e prolungati abbandoni. 

Questo fenomeno risulta strettamente collegato a due indicatori demografici: da un lato la diminuzione del saldo naturale, dall'altro la diminuzione del saldo migratorio. Spesso i due fattori sono entrambi responsabili. 

La "diagonale del vuoto"

La "diagonale du vide" (diagonale del vuoto) è un'ampia fascia di territorio che si estende dalla provincia di Meuse nel nord-est fino al Landes nel sud-ovest. In termini geografici, l'area corrisponde alle vecchie regioni di Limousin, Auvergne, Borgogna e Lorena, comprendendo anche una parte del Massiccio Centrale.  Si tratta più precisamente di quella fetta di territorio francese che ha registrato nel 2018 i più bassi tassi di densità, con un dato inferiore a 30 abitanti per km2 rispetto ad una media nazionale di 117,85 abitanti per km2. Un'area che continuerebbe anche al di là dei Pirenei, in Spagna. Solitamente si ritiene che la desertificazione del territorio sia una conseguenza diretta dell'esodo rurale: in Francia si cominciò a parlare di "diagonale del vuoto" tra gli anni 70-80. Tuttavia, il primo grande esodo rurale si verificò a cavallo del XIX e XX secolo. La rivoluzione industriale provocò notevoli movimenti di popolazione interni. Durante la cosiddetta Belle époque, masse di lavoratori provenienti dalla campagna si riversarono nelle nuove aree urbane e di conseguenza si verificò una forte evoluzione economica che favorì il passaggio dal settore primario al secondario, trainato dalle nuove industrie dell'epoca. Nonostante gli studiosi affermino che l'esodo rurale sia del tutto terminato, si continua a parlare di sprawl urbano (o città diffusa), ovvero il propagarsi delle zone urbane nelle campagne adiacenti. Si tratta infatti di un processo che nel corso degli ultimi 30 anni ha cambiato radicalmente la morfologia delle metropoli francesi, in particolare nel caso di Parigi e dell'Ile-de-France. 

Oggi, uno dei problemi principali legato alla desertificazione rurale riguarda la mancanza dei servizi, specialmente in ambito sanitario. In queste zone la percentuale degli over 65 è superiore alla media nazionale e raggiunge il 23,5% contro il 19,2%, secondo i dati del 2016. Le condizioni sanitarie degli anziani presenti nella "diagonale del vuoto" sono generalmente più fragili rispetto al resto del paese, motivo per il quale occorrerebbe una maggiore accessibilità ai servizi di assistenza sanitaria. Anche i medici generici stanno diminuendo progressivamente e quelli presenti sono in proporzione più anziani rispetto alla media nazionale. Si tratta di un circolo vizioso che non solo riguarda l'attrattività territoriale in termini demografici, ma anche in termini economici. Si potrebbe pensare che localizzando aziende e servizi la popolazione potrebbe essere nuovamente incentivata a popolare le aree interessate o perlomeno a non lasciarle. Consultando il sito del ministero si può notare che alcuni provvedimenti sono già stati messi in atto in passato: "create dalla legge di orientamento per la pianificazione territoriale e lo sviluppo del 4 febbraio 1995, le zone di rivitalizzazione rurale (ZRR) comprendono un gruppo di comuni a livello nazionale riconosciuti come fragili dal punto di vista socio-economico. Al fine di promuovere lo sviluppo di queste zone rurali, gli aiuti fiscali e sociali sostengono la creazione o il rilevamento di imprese." Tuttavia, almeno al momento la problematica sembra essere molto più complessa e soprattutto pare prescindere da semplici misure riguardanti la politica dei territori: la "diagonale del vuoto" continua a spopolarsi alimentando la popolazione delle grandi metropoli.